La forza di gravità, l’invecchiamento, le ore trascorse davanti al PC, lo sport praticato, le tensioni psico-emotive e viscerali…sono numerosi i fattori che influenzano le catene miofasciali (o catene muscolari), portandole ad accorciarsi e a perdere tono. Come un vestito troppo stretto, queste tensioni determinano l’insorgenza di posture alterate.
La ginnastica posturale lavora proprio su queste catene, attraverso esercizi di allungamento, potenziamento e coordinazione, sempre rispettando l’unicità di ogni persona. L’obiettivo è ricreare una postura il più possibile coerente con le linee ideali del corpo, prevenendo così condizioni degenerative a carico delle articolazioni e le sintomatologie correlate.
La correzione posturale non ha effetti positivi solo a livello muscolo-scheletrico bensì migliora anche le funzioni motorie, cognitive, emotive e viscerali, perché lavorare sul contenitore (apparato muscolo-scheletrico) influenza positivamente anche il contenuto (visceri e psiche).
Una seduta è così strutturata:
Durante la prima visita vengono raccolti i dati anagrafici e viene eseguita un’anamnesi accurata che raccoglie informazioni riguardanti la storia del paziente, lo stato di salute generale e le problematiche di natura posturale.

Nella seconda parte della seduta si attua una dettagliata analisi della postura dalla posizione ortostatica (in piedi) ed effettuati dei test di flessibilità, di mobilità articolare e di forza.


La parte di trattamento vero e proprio consiste nell’esecuzione di posizioni (posture) scelte ad hoc che hanno il fine di alleviare le tensioni miofasciali individuate e di ridare flessibilità e mobilità a determinate strutture del corpo. Nella fase finale del trattamento si prediligerà invece un lavoro di rinforzo e di riequilibrio.



Mi occupo del miglioramento della postura, della mobilità articolare e dell’equilibrio muscolare in presenza di:
Alterazioni posturali della colonna vertebrale:
– Scoliosi
– Ipercifosi
– Iperlordosi
– Dorso piatto
– Adattamenti cervicali (“gibbo di bisonte”)
Disfunzioni del carico vertebrale e ridotta mobilità articolare:
– Rigidità
– Asimmetrie funzionali
– Esiti di discopatie, protrusioni o spondilolistesi
Disfunzioni posturali degli arti inferiori:
– Ginocchia vare o valghe
– Gonalgie funzionali
– Piedi piatti o cavi
– Alluce valgo
Tensioni e squilibri muscolari:
– Lombalgie, dorsalgie, cervicalgie
– Irrigidimenti muscolari e lesioni pregresse
– Dolori irradiati (es. sciatalgie, cervicobrachialgie)
Limitazioni funzionali dell’arto superiore:
– Esiti post-capsulite adesiva
– Disfunzioni da impingement
– Sindrome del tunnel carpale
Condizioni croniche o degenerative in fase stabile:
– Artrosi
– Osteoporosi
– Esiti di interventi ortopedici
Sviluppo posturale giovanile:
– Disarmonie motorie
– Squilibri muscolari dell’età evolutiva
– Osteocondrosi giovanili
Nota: gli interventi proposti sono di tipo educativo, motorio e posturale, finalizzati al miglioramento del benessere generale. Non sostituiscono trattamenti di tipo sanitario. In caso di patologie, si lavora solo dopo valutazione medica o fisioterapica.